Nicaragua – Cose pratiche

Agosto 2011

Frontiera Costarica – Nicaragua: attendo circa due ore per le pratiche.

Attenzione: dopo aver fatto il visto e pagato l’entrata in Nicaragua ($13.00) il bus si è fermato in un piazzale. Tutti i passeggeri devono scendere con i bagagli e recarsi al controllo.

Alle ore 17 arrivo a Managua (in perfetto orario). Al terminal Tica è possibile trovare un albergo con due prezzi distinti:

  • $ 38.00 la stanza
  • $ 23.00 la stanza economica con il bagno in comune.

Mi reco all’Hotel Gorda, ma sfortunatamente è pieno quindi in alternativa decido di alloggiare all’hotel Shalom ($35.00) con colazione inclusa, situato dietro la casa del Presidente, in zona Gorda.

Managua

Il biglietto aereo “La Costeña” per Corn Island si può fare solamente in aereoporto.

Effettua due partenze al giorno alle 6.00 e alle 14.00 e viene a costare $ 165,00 andata e ritorno.

In Ambasciata ho parlato con l’addetta commerciale; lei non è d’accordo con Ortega, lei dice che complessivamente il Nicaragua offre la possibilità di aprire qualsiasi attività, c’è bisogno di tutto ed il turismo è un settore su cui il governo punta molto.

Associazione “Pronicaragua” fornisce sostegno e informazione a chi desidera investire.

Cambio: $1.00 = 22,5 Cordoba

Pronicaragua

Ho parlato con il responsabile dell’ufficio investimenti. L’investimento minimo deve essere di $30.000.

Il conto corrente si può aprire solo dopo aver avuto la residenza. Non è obbligatorio dimostrare la redditività dell’attività. L’attività può anche non dare reddito.

Per avere denaro a disposizione ci si deve appoggiare ad un’altra persona con un contro corrente. Verso su quel conto la mia cifra e poi da quel conto prelevo. Non ci sono altre possibilità.

In mancanza del responsabile del settore turismo ho parlato con la segretaria del direttore che si è occupata del settore turismo per alcuni anni.

Per avere incentivi governativi al settore turismo: Legge 306.

La sequenza delle azioni per attuare la residenza:

  • Avvocato
  • Formazione della società/ impresa
  • Residenza
  • Apertura contro corrente

Risolti i primi 2 punti sono necessari circa 2 mesi per ottenere la residenza.

Pronicaragua può fornire una lista di avvocati che lavorano con l’associazione.

Per la residenza sono necessari:

  • Certificato di nascita
  • Certificato penale
  • Certificato sanitario
  • Certificato di matrimonio

Alla data di presentazione non devono essere stati eseguiti più di 6 mesi prima.

Tutti devono essere autenticati dall’Ambasciata e dal Consolato Nicaraguense in Italia.

Pronicaragua

Indirizzo: Km 6.5 Carretera a Masaya,

Edificio Cobirsa II,

4to Piso, Managua 10000, Nicaragua

Telefono:

+505 2252 7690

Orari:

 08:00–18:30

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Nicaragua: Corn Islands – Islas del Maíz

 


 

corn island mappa 2Corn Islands (spagnolo: Las Islas del Maiz) sono due isole a circa 70 chilometri (43 miglia) ad est del caraibico costa del Nicaragua, che costituiscono uno dei 12 comuni della Regione autonoma costa caraibica del Sud. Il nome ufficiale del comune è Corn Island (il nome inglese è ufficialmente utilizzata in lingua spagnola Nicaragua). Le Corn Islands, insieme con la metà orientale di oggi il Nicaragua, erano un protettorato britannico dal 1655 fino al 1860, un periodo in cui la regione è stata chiamata la Mosquito Coast. Un tempo, le isole furono frequentati da pirati dei Caraibi. Il governo del Nicaragua annesse la regione nel 1894. In base al trattato Bryan-Chamorro del 1914, le isole sono stati affittati per il Stati Uniti per un periodo di 99 anni. I termini del contratto di locazione fatto la Corn Islands soggetto alla sovranità degli Stati Uniti. Il contratto di locazione in deroga, gli Stati Uniti non ha mantenuto una presenza significativa nelle isole. Il diritto degli Stati membri di utilizzare delle isole è rimasto fino al 25 Aprile 1971, quando il contratto di locazione è stato ufficialmente rescisso dalla denuncia del trattato Bryan-Chamorro il 14 luglio 1970, sotto la presidenza di Anastasio Somoza Debayle.corn islands mappa
Le Corn Islands sono composte da Big Corn Island (Isla Grande del Maiz, spesso citata semplicemente come Corn Island, Isla del Maíz), con una superficie di 10 chilometri quadratiííí, e Little Corn Island (Isla Pequeña del Maiz ), con una superficie di 2,9 chilometri quadrati. La superficie totale è di 12.9 chilometri quadrati. Mount Pleasant Hill, nel nord di Big Corn Island, è la più alta elevazione delle isole, a 113 metri. Little Corn Island raggiunge un’altezza di 38 metri a Lookout Point, nella parte settentrionale dell’isola.
Secondo Köppen classificazione climatica, Bluefields dispone di una foresta pluviale tropicale clima (Köppen Af). C’è un periodo più secco da febbraio ad aprile, ma gli alisei garantire che a differenza della costa pacifica del Nicaragua, pioggia cade ancora spesso durante questo periodo. Per il resto dell’anno, quando la pressione bassa tropicale domina precipitazioni è estremamente pesante, aiutato dalla costa essendo modellato in modo da intercettare i venti da sud come prevalere durante l’estate del nord.

“CornIsland” – L’utente che ha caricato in origine il file è stato Oliverhenriquez di Wikipedia in inglese – Trasferito da en.wikipedia su Commons.. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
“Map of the Corn Islands (Nicaragua)” di Maximilian Dörrbecker (Chumwa) – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 2.5 tramite Wikimedia Commons

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Viaggio Nicaragua


Playa Madera

Partendo da San Juan del Sur per arrivare a Playa Madera spendiamo $ 5.00 a persona, ci impieghiamo circa 20 minuti e il trasporto avviene su camion.

E’ una spiaggia con onde da surf. Sulla destra, se si prosegue il percorso è possibile visitare altre 3 spiagge a circa 30 minuti di cammino.

Sulla spiaggia di Madera (la più grande), sono situati due bar dove è possibile trovare ristoro. Uno di essi è anche fornito di stanze. La spiaggia è isolata e popolata solamente da surfisti americani.

Da Rivas…

Partendo da Rivas per arrivare a Granada ci vogliono circa due ore di viaggio in pullman.

Il bus arriva in un terminal ubicato in un posto discutibile: in mezzo a una discarica, nei pressi del mercato.

Per raggiungere Tolas è necessaria circa un’ora e mezza di viaggio.

La strada è bella fino a Tola poi diventa sterrata e il bus si ferma proprio dopo qualche chilometro su di essa, per poi tornare a Rivas.

Le spiagge sono difficili da raggiungere per questo dovrebbero creare pullmini con partenza dagli hotel. Tola non consiglio di visitarla, pochi alberghi e pochi ristoranti… niente di interessante!

Granada

Alloggiamo all’Hotel La mesa del Padrino, nel quale spendiamo $35.00, di Stephen Crickmar, un signore inglese di madre italiana.

Un bell’albergo con nessun intoppo. Qui non si mangia.

Considerazioni:

In Nicaragua si può fare di tutto, c’è spazio per aprire qualsiasi attività.

La residenza in Nicaragua non è necessario comunicarla in Italia o all’Ambasciata.

A Granada è un periodo in cui si compra molto bene. Una casa di 200 m2 compresa di piscina può venire a costare anche $ 30.00 con una ristrutturazione totale di $ 50.000.

Altrimenti è possibile trovare case già ristrutturate intorno ai $ 50-60.00.

Stephen dice che la proprietà della casa può rimanere nascosta. In Nicaragua la tassa di soggiorno è di circa $ 120.00 all’anno più la tassa di proprietà che è di $ 300.00.

Ci viene vivamente consigliato di NON FIDARSI degli avvocati, a cui comunque ci si deve rivolgere.

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Viaggio di Piero, Panama

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Nave da crociera Costa Atlantica nel canale di Panama
Costa Atlantica
Vecchio barrio del Casco Viejo a Panama City detto anche il Casco Antiguo, venne dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, per la presenza e mescolanza degli stili architettonici degli edifici tuttora esistenti.
Casco Viejo
I grattacieli. Porta di accesso al continente americano e destinazione frenetica, Panama City è un prospero centro bancario e commerciale.
I grattacieli di Panama
La capitale, città sempre più cosmopolita ed esterofila, è di notte più vitale che mai.
Panama di notte
Il Panama o cappello Panama, prodotto principalmente nella provincia di Manabí in Ecuador, porta il nome della città di Panamá solamente perché quest'ultima è stata per secoli il suo principale centro di commercializzazione.
Il Panama

 


 
Luglio 2011

Panama

Veloci come la prima volta, arriviamo all’ Aeroporto Internazionale di Tocumen.

Passiamo la dogana senza alcun problema.

All’uscita ci avviciniamo a un taxi giallo con un grechino bianco e nero, ma interviene una specie di poliziotto che ci consiglia di prendere un pullmino bianco fino all’Hotel Latino. Servizio buono e costo di $ 11,00 a testa. L’anno precedente prendendo il taxi spendemmo $ 15,00 per la corsa.

Arrivati all’albergo scopriamo però che l’Hotel Latino è pieno, per cui troviamo alloggio alternativo all’Hotel Centroamericano in cui spendiamo $ 55,00 per notte. Valutazione: buona.
Vicino all’albergo è possibile trovare una farmacia aperta 24h.

Prima di decidere di fermarci qui, chiediamo informazione in altri due alberghi:

  • Hotel Roma $ 71,00
  • Hotel Discovery $ 25,00, di fronte all’ Hotel Centroamericano, buono anche questo.

In città le corse in taxi sono economiche $ 2,00 .

  • Corsa per la Playita de Amador $ 3,00/4,00.
  • Corsa per Albrook $ 2,00
  • Corsa da la Playita ad Albrook $ 5,00

Ad Albrook troviamo un centro commerciale. All’entrata con l’ippopotamo, sulla sinistra troviamo un negozio che vende oggetti di vario genere che spaziano dalle creme agli alimentari.
Ricorda: NON COMPRARE LAMETTE da barba, potrebbero risultare mortali.

Ambasciata Italiana:

  • Indirizzo: Torre BBVA, Piso 25, Av Balboa, Panamá

Dall’Hotel Centroamericano sono circa 20 minuti a piedi percorrendo la via del mare.

Ci troveremo davanti a un palazzo di vetro alta 25 piani con in alto la scritta BBVA. Si vede anche a distanza percorrendo a piedi il viale.

Siamo qui per incontrare l’addetto commerciale, un tipo serio e simpatico allo stesso tempo. Mi fa subito una buona impressione. Cominciamo a parlare.

Mi avverte che: Panama è un paese di pirati.
E’ necessario stare molto attenti alle fregature. Sono tutti in attesa di un “pollo” da spennare, anche dagli italiani stessi. Ricorda: non fidarsi!

Per quanto riguarda l’economia: Panama gode di un’economia forte e sicura. Per i grandi investitori è tutto più semplice. Per i piccoli produttori la probabilità di fallimento è alta in quanto rischiano di rimanere schiacciate dal potere dei più ricchi.
Il suo consiglio è di spostarsi in altri paesi per aprire un’attività commerciale.

Bocas de Toro

In alternativa all’Hotel Cristina:

  • Hotel Laguna
  • Hotel Sagitario
  • Hotel Don Chicho ($ 30,00 per notte, buono)

Per i fumatori: a Bocas si trovano esclusivamente Marlboro e prezzi salati.
Consiglio: comprare le sigarette a Panama.

Da Albrook il bus per Bocas de Toro parte alle ore: 20.00 – 20.30 – 21.00

Alla Playita la barca per Taboga parte:

  • Lunedì e Venerdì: 8.30 – 15.00
  • Martedì, Mercoledì e Giovedì: 8.30
  • Sabato, Domenica e festivi: 8.00 – 10.30 – 16.00

Da Taboga la barca per la Playita parte:

  • Lunedì e Venerdì: 9.30 – 16.30
  • Martedì, Mercoledì e Giovedì: 16.30
  • Sabato, Domenica e festivi: 9.00 – 15,00 – 17.00

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Viaje – Guatemala

 

Sul vulcano Pocaya di notte per vedere l’eruzione e scendere con le torce al chiarore della luna. Ad Antigua e sul Lago de Atitlán, il più bello. Viaggio in Guatemala, il paese che non vedi mai uguale.

di Devis Bellucci

Senti che la terra è viva perché l’aria si fa tiepida sfiorandola. Qualche metro sotto di noi il magma sta ancora raffreddando. Eccolo, il vulcano Pocaya, nerastro sulla foresta, col suo ampio cratere. È alto, lontano, e non possiamo avvicinarci troppo, ma poco importa. Seduti sulle rocce con le scarpe ormai da buttare, aspettiamo che scenda la notte sull’eruzione e sulle luci di Ciudad de Guatemala, un alone brillante a valle, sormontata da un secondo vulcano.

Ovunque io guardi incontro uno di questi colossi, per lo più spenti, neanche fossimo al bordo di una fucina. Poi si alza la luna, proprio sopra la città, baluginando dietro alle nubi. La colata del Pocaya s’accende sul fianco della montagna e come sempre mi ricorda il sangue. Una ferita sulla terra che vacilla, liberando massi incandescenti. Allora è il momento di andarsene. Diventiamo una fila di torce nel deserto, poi tra gli alberi. Sembra d’essere parte di un buio che grida, stranamente pacifico, con le guide che raccomandano attenzione, di non distrarsi e guai a uscire dal gruppo. La luna ci accompagna a valle e il tremore del vulcano scompare presto. Ti volti e la colata già non si distingue più. Solo lo sbuffo dal cratere, come un colpo di vento nel cielo limpido.


ANTIGUA

Di solito si sale al Pocaya partendo da Antigua, la più nota città del Guatemala. Era l’antica capitale, prima di conoscere incuria e abbandono in seguito a una serie di gravi terremoti avvenuti durante il periodo coloniale. Eppure la bella e testarda Antigua, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è sempre risorta dalle proprie ceneri, senza nascondere quelle cicatrici che le danno fascino e personalità. Come si coglie nella Catedral De Santiago, del 1542, distrutta dal terremoto del 1773 e solo in parte ricostruita. Dietro all’edificio è possibile fare due passi tra le rovine dell’antica cattedrale con la sua volta crollata, tra quel poco che resta di dorate raffinatezze barocche. Nei tempi di massimo splendore si contavano ad Antigua decine fra chiese e monasteri, alcuni dei quali ci sono ancora. Di nuovo, alzando gli occhi, i vulcani. Sono addirittura tre, visibili da ogni angolo della città. Si tratta del Volcán Fuego, dell’Acatenango e infine il gigante, l’Agua. Simmetrico, solenne, un’ombra elegante che domina l’abitato da sui quasi 4000 metri di altezza. Anche qui si può salire fin sul cratere per ammirare il mare di nuvole che si distende sulle città dell’altipiano.
Colline, villaggi coi tetti di terracotta e coltivazioni di mais. La tradizione Maya racconta che l’umanità venne creata proprio a partire dal mais, la cui presenza caratterizza ancora oggi vaste regioni del Guatemala. Lo spagnolo è poco parlato, nonostante sia la lingua ufficiale, e sono diffusi vari idiomi indigeni. La gente veste spesso abiti tradizionali, coloratissimi. Ogni villaggio ha il proprio stile. Attraversando in autobus i campi ti ubriachi di verde; poi quando il cielo si chiude e sale la nebbia, cosa che può accadere piuttosto rapidamente, l’altopiano prende un’aria misteriosa. Per questo dicono che il Guatemala cambia tutti i giorni e nessuno le vede uguale due volte.

La considerazione è tanto più vera per il Lago de Atitlán. Definito dall’esploratore del XIX secolo John L. Stephens lo spettacolo più grandioso che abbiamo mai visto, e semplicemente troppo bello dallo scrittore Aldous Huxley, il lago si è formato in seguito a un’eruzione avvenuta migliaia di anni fa. È circondato da tre vulcani spenti, ammantati di vegetazione, che grazie anche al colore verde-azzurro delle sue acque donano uno scenario di grande armonia. Il lago regala il meglio di sé all’alba, quando la sua superficie si confonde nella foschia; è adesso che il profilo sfocato dei vulcani, le piccole imbarcazioni che prendono il largo dai numerosi villaggi, le donne che si avviano al molo raccontano in controluce l’anima del luogo.

Il lago Atitlan è una gemma fragile e preziosa, che negli ultimi anni sta soffrendo gli eccessi di un certo turismo irresponsabile. Non dimentichiamo che siamo nel cuore della terra dei Maya. Adiamo e torniamo quindi senza lasciare traccia, come si trattasse di un santuario; portiamo con noi solo il ricordo, insieme a un pugno di silenzio coronato di nebbia.

Fonte:

http://www.vanityfair.it/viaggi-traveller/viaggi-mondo/reportage/15/09/21/guatemala-da-vedere-vulcani-antigua

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