L’ex Poliziotto Killer e la SANTERIA, una (non) Setta

 

 
È di oggi la notizia che un ex poliziotto ha ucciso due donne. Una cubana, strangolandola, e un’italiana, che era in macchina con lui, dando fuoco al veicolo. Anche l’ex poliziotto è morto nell’incendio, ma prima di morire ha chiamato il 113 dicendo: “Ho ucciso la maga […] Ho fatto quello che dovevo. Troverete le carte e capirete”. Le forze dell’ordine hanno poi trovato diverse lettere d’addio in cui l’ex agente spiega di stare seguendo un piano divino. L’uomo e la donna cubana erano seguaci della Santeria. La maggior parte dei media, a quanto pare poco informati in materia, ha subito definito la Santeria come una setta. Peccato che la Santeria non sia affatto una setta, ma una vera e propria religione.

La Santeria (o più appropriatamente Lucumì o Regla de Ocha) è una di quelle religioni sviluppatesi nel contesto coloniale, definite sincretiche da alcuni studiosi, in cui elementi cristiani sono incorporati in sistemi religiosi africani. Altri esempi di questo tipo di religioni sono il Voodoo haitiano e la Candonblé brasiliana.

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Tratta degli schiaviLa Santeria è nata con la tratta degli schiavi, quando prigionieri africani di etnia Yoruba furono portati in Sudamerica, e in particolare a Cuba. La maggior parte di loro fu costretta a convertirsi al cattolicesimo. In ogni caso, parallelamente al seguire le pratiche cattoliche, come la messa e il pregare, continuarono a praticare anche le loro forme religiose tradizionali.

Questo ha portato allo sviluppo di un sistema, nella cultura afro-cubana, in cui le due componenti, quella cattolica e quella della religione Yoruba, sono parallele l’una all’altra. Non si “mischiano”, come si tende a pensare in questi casi. È più corretto definirle come intercambiabili, dal momento che sono vissute dai credenti come non in contrasto fra loro.

Da Cuba la Santeria si è diffusa in tutto il Sudamerica, e nell’ultimo decennio anche in occidente. A Cuba l’80% della popolazione pratica una qualche forma di Santeria e attualmente il totale dei praticanti è stimato essere fra i 75 e i 100 milioni in tutto il mondo.

La parola Santeria è spagnola, e si può tradurre come devozione ai Santi. Molti dei praticanti del Lucumì chiamano santi (santos) gli Orichas, una categoria di esseri divini. Ognuna di queste entità è chiamata sia con il nome del Santo cattolico corrispondente, sia con il nome Yoruba, e ci si può riferire ad esse usando alternativamente l’uno o l’altro nome.

All’interno della Santeria sono presenti diverse correnti, ognuna con le proprie particolarità, ma che comunque condividono una visione religiosa comune.

Il concetto di Aché, l’energia spirituale presente nell’universo, è centrale nelle pratiche Lucumì. I praticanti desiderano aumentare la propria Aché, e conservarla il più possibile attraverso un comportamento etico e pratiche spirituali. Maggiore l’Aché, maggiore il bene che il praticante riceverà nella vita.

Il Dio supremo della Santeria ha tre diversi aspetti e tre nomi, proprio come la santa trinità della chiesa cattolica. I suoi nomi sono Olodumare, Olofi, e Olorun.

Olodumare è il padre, il creatore dell’universo e di tutti gliesseri viventi. Olorun rappresenta il sole. Attraverso il suo calore, che dona vita, gli esseri umani possono vivere nel mondo che Olodumare ha creato per loro. Olofi è la manifestazione di dio che  comunica direttamente con gli Orichas, istruendoli su quello che gli uomini hanno bisogno di sapere per condurre una vita sana, retta e dignitosa.

santeria orichas olofi

Olofi e alcuni Orichas

Gli Orichas, i Santi, sono invece gli intermediari fra Dio e gli uomini. Inoltre osservano le azioni degli esseri umani e le riportano ad Olofi. Possiedono una gran quantità di Aché che usano per mantenere l’armonia e la giustizia nel mondo. La maggior parte degli Orichas esisteva in forma umana, e acquistò lo status di semi-divinità dopo la morte, in maniera simile a cio che si pensa comunemente dei Santi nella religione cattolica.

Orichas

altare orichasOgni Santeros e Santeras, i sacerdoti e le sacerdotesse del Lucumì, esegue un rituale per stabilire quale Oricha “possiede la sua testa”. In questo modo vengono identificati come figli o figlie di quell’Oricha, con cui hanno un rapporto privilegiato, e di conseguenza svolgono a loro volta un ruolo di mediatori fra Santi e uomini.

santeros

rituale santeriaTornando al caso di cronaca, la donna cubana morta era probabilmente una Santera, ma tutti gli altri particolari restano per ora poco chiari.

Ma è corretto definire la Santeria una setta come fanno i giornali? No.

Innanzi tutto il termine setta, nonostante nel linguaggio comune abbia ormai assunto una connotazione negativa, in linguaggio specialistico indica un piccolo gruppo religioso che nasce all’interno di una tradizione religiosa consolidata. Questo gruppo condivide molte credenze in comune con la religione di origine, ma ha anche diversi nuovi concetti che lo rendono differente. Molte religioni iniziarono come sette. Per esempio Gesù e i suoi apostoli erano una setta all’interno dell’Ebraismo.

Dunque il termine setta è totalmente inappropriato e fuorviante se riferito alla Santeria, che è in realtà una vera e propria religione. E come tutti tristemente sappiamo ogni religione ha la sua buona parte di fanatici, truffatori, e fuori di testa. Nell’attribuire alla Santeria la definizione di setta si distorce profondamente il contesto in cui questa tragedia ha preso atto, e questo rende poi difficile ricostruire l’accaduto in maniera corretta.

Quello che ho scritto qui non copre tutti gli aspetti della Santeria, in futuro ci saranno nuovi articoli di approfondimento su questo argomento, oltre che su Voodoo e Candonblé.

 

Fonti:

https://scientiarcana.wordpress.com/2015/04/16/ex-poliziotto-uccide-santeria-setta/

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