Panama: al via la costruzione della prima centrale eolica

 

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Pale eoliche

E’ iniziata la costruzione del primo parco eolico di Panama  che sarà anche il più grande dell’America.  Si tratta di un progetto da oltre 440 milioni di dollari che  viene realizzato nelle Llanos de los Corregimientos de El Coco y Coclé, a Penonomé e Rafael Pérez Pire, direttore generale dell’Unión Eólica Panameña (Uep)  ha spiegato che «Il parco insisterà su un terreno di 19.000 ettari e dovrà produrre  220 megawatt di energia. Con il parco eolico di Penonomé, stiamo andando a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e dall’energia idroelettrica». In tutto Panama ha una produzione elettrica di 1.426 MW, con gli impianti idroelettrici che rappresentano quasi la metà, il resto proveniente da impianti termoelettrici.

Le 110 pale eoliche dovrebbero  entrare in esercizio nel secondo semestre del 2014, producendo tra il 6 e il 7% dell’energia richiesta dal mercato panamense. A dare il via il lavori è stato il presidente di Panama, Ricardo Martinelli che ha sottolineato che «L’impianto eolico permetterà a Panama per ottenere energia efficiente ed economica, riducendo il costo della vita».

I lavoratori installeranno 2 – 3 turbine eoliche a settimana, con l’obiettivo di avere pronte 88 pale entro la fine di quest’anno, circa il 95% delle quasi 500 persone assunte per assemblare le torri di 90 metri abitano nella zona di Penonomé, a circa 150 km a ovest di Panama City.

L’impianto produrrà circa il  75% dell’energia durante la stagione secca, da dicembre a maggio, consentendo così a Panama di risparmiare acqua in un periodo cruciale e di ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili, in particolare petrolio.

L’impianto eolico, con i suoi  220 MW, ha una potenza due volte superiore a quella di strutture simili già costruite in Nicaragua, Costa Rica e Honduras e secondo L’Uep taglierà le emissioni di gas serra di Panama di  quasi 450.000 tonnellate annue.

Fonti:

http://www.greenreport.it/news/energia/panama-al-via-la-costruzione-della-prima-centrale-eolica/#prettyPhoto

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Jimmy Morales, idee e curiosità sul presidente del Guatemala

 

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Jimmy Morales

In Guatemala ha vinto l’anti-politica. Nel secondo turno delle elezioni presidenziali di ieri, Jimmy Morales è stato scelto come presidente della Repubblica. Con il 69% dei voti, il Guatemala ha deciso di prendere sul serio il comico, conservatore e profondamente religioso candidato del Fronte Convergenza Nazionale. Morales è una specie di Beppe Grillo centroamericano, che insiste di essere stato scelto da una divinità per compiere la missione di ridare la credibilità al Guatemala.

PRESIDENTE ANTICONFORMISTA
“Adesso faccio parte del sistema politico, ma mantengo il mio anticonformismo”, ha detto Morales dopo i risultati elettorali. Le elezioni presidenziali in Guatemala erano previste per il 2019, ma dopo l’arresto del presidente Otto Pérez per corruzione sono state anticipate.

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Educazione Cubana

 

Bambini Cuba

Bambini Cuba

La Direttrice Generale dell’Unesco, Irina Bokova, ha ricevuto il ministro dell’Educazione Superiore di Cuba, Rodolfo Alarcón Ortiz, che si trova nella capitale francese a capo della delegazione che rappresenta l’isola caraibica nella 38 Conferenza Generale di quella organizzazione.
Durante l’incontro, svoltosi in un ambiente cordiale e amichevole, il Ministro ha ringraziato la Direttrice Generale per la sua attiva partecipazione nella promozione del programma educativo, principale mandato dell’organizzazione e, ha illustrato i risultati raggiunti da Cuba in questa sfera.
Ha parlato anche della X edizione del Congresso Internazionale Università 2016, che si terrà a La Habana, il prossimo mese di febbraio, sul tema Università Innovatrice per uno Sviluppo Umano Sostenibile, e ha commentato come questo incontro si sia già trasformato in un’importante piattaforma di scambio regionale e internazionale sui temi di maggiore interesse e preoccupazione, tra docenti, accademici e ricercatori di questo settore che si riuniscono ogni due anni.
La Direttrice Generale si è informata sui dettagli dell’evento, così come sulla portata dei suoi risultati, che ha riconosciuto come positivi ascoltando gli elementi portati dal Ministro.
Hanno scambiato opinioni anche sui principali argomenti all’ordine del giorno dell’Unesco in questo settore, che richiederanno una speciale vigilanza. La situazione era adatta affinché Alarcón Ortiz reiterasse alla Bokova il suo invito ad accompagnarli all’evento il prossimo anno.
Da parte della Segreteria erano presenti anche, il Sottosegretario Generale per il Settore dell’Educazione, Quiang Tang e Sophia Il-Akremi, Direttrice interina per l’America Latina e i Caraibi.
Accompagnavano il Ministro cubano, la Direttrice delle Relazioni Internazionali del MES, María Victoria Villavicencio e l’Ambasciatrice di Cuba davanti all’Unesco, Dulce Buergo Rodríguez. È stata colta l’occasione per reiterare l’interesse e l’impegno di entrambe le parti a continuare a sviluppare le relazioni di cooperazione tra Cuba e l’Unesco.
da Cubaminrex.

Fonte:

http://www.articolotre.com/2015/11/lunesco-riconosce-i-progressi-di-cuba%E2%80%AC-nelleducazione/

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I primi cambiamenti – Cuba

Lucio ci scrive:

In seguito al mio messaggio di venerdi ti trasmetto la PRIMA proposta commerciale in stile Vodafone che ho ricevuto dall’operatore telefonico Cubano:  la compagnia di Stato si chiama Etecsa e offre un raddoppio della tua ricarica in omaggio.

E’ un segno dei cambiamenti in atto nell’ isola:  solo pochi fortunati potevano permettersi un computer e anche il semplice abbonamento ad Internet era impensabile – (Lo stipendio medio a Cuba è l’ equivalente di 15,00 €  – i meglio retribuiti sono poliziotti e alti  quadri dell’ esercito perché costituiscono l’ ossatura del Partico Comunista Cubano e arrivano a percepire l’ equivalente di  27,00 / 29,00 €  al mese) .

Oggi  si sta piano piano diffondendo almeno l’ uso dei cellulari e degli smart phones e la Etecsa – con l’ aiuto di una società Americana – propone questo tipo di promozione.

 Se apri e scarichi  le immagini di questo messaggio,  c’ è da notare anche la simpatica forma in cui questa promozione viene presentata:  c’ è un piatto con tovaglioli e posate su una tavola e il messaggio  che dice:  “ Tu triple bono està servido!  Envia  90,00  CUC  y paga  sòlo  30,00  CUC!“

 Il  CUC  – o peso Convertibile – ha un valore  quasi pari a quello dell’  Euro  ed è la moneta usata dai turisti  a Cuba e anche quella in cui i residenti ricevono aiuti da loro parenti residenti all estero.

Fonti:

http://www.etecsa.cu/

http://www.hablacuba.com/

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Pioggia di pesce a Yoro, un fenomeno unico in Honduras

Una tempesta torrenziale nella comunità Village Center La Union, comune di Yoro, in Honduras settentrionale, ha portato uno dei fenomeni più affascinanti della natura.

Sardinas

Sardinas

Anche se la pioggia che si è verificata la scorsa notte nel villaggio yoreña inizialmente sembrava una manna dal cielo per le colture, quando il sole è spuntato, si è presentato uno spettacolo per il popolo: la tradizionale “pioggia di pesce” era caduta. Nelle piscine, strade e affluenti vicini, gli abitanti della comunità hanno trovato centinaia di pesciolini raccolti in contenitori. Il fenomeno si registra ogni anno tra i mesi di maggio, giugno e luglio, quando inizia la stagione delle piogge, nel nord dell’Honduras.

La “pioggia di pesce” è una tempesta che si estende su due o tre ore,  con forti venti e attività elettrica. Raramente l’evento si ripete due anni di fila nello stesso luogo e negli ultimi dieci anni si è spostata verso i villaggi interni. La scoperta, dopo la pioggia, è amata soprattutto dai bambini, che raccolgono i piccoli pesci portati dalla pioggia.

Fenomeni inspiegabili

La “pioggia pesce” è segnalata in tutto il mondo per secoli; tuttavia, le spiegazioni scientifiche del perché si verifica il fenomeno, sono poche. Un’ipotesi suggerisce che nasce con un tornado sopra l’acqua che risucchiano le piccole creature sotto la superficie per depositarle altrove.

Ma non sono note trombe d’aria marine capaci di portare il suo carico di acqua su lunghe distanze e in ogni caso non si applicherebbe a Yoro, situata a circa 200 chilometri al largo della costa del Mar dei Caraibi.

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